I primi occhiali si appoggiavano semplicemente sul naso oppure si tenevano ancorati alla testa con un cordino. Poi sono comparse le aste. All’inizio semplici stanghette in metallo strettamente funzionali, ora sempre più spesso piccoli capolavori di design e esperienza artigianale. Vediamone alcune.
Aste cave. Questo ampio cat – eye acetato rosso, presenta insolite aste cave in metallo oro e rosa. Un design giocato su contrasti di colore e materiale, su una sorprendente alternanza tra pieni e vuoti.
Aste asimmetriche. Consuetudine vuole che le aste si uniscano alla parte alta del frontale … ma non è obbligatorio seguirla! Qui le aste iniziano in basso, poi si sdoppiano in due curvi fili metallici e infine sfociano in un terminale di acetato screziato.
Asta gioiello. Gli occhiali Trinity di Cartier ospitano sulle aste dorate la gemma Trinity: tre piccoli anelli intrecciati rifiniti in oro e palladio. Un raffinato incontro tra oreficeria e occhialeria.
Aste a ventaglio. Qui le aste in metallo nero sono costruite come fossero stecche di un ventaglio: una creazione insolita che si lascia attraversare dalla luce e dona leggerezza all’occhiale.
