Le parole dell’ottico: visus

Quando noi ottici facciamo l’esame della vista diciamo che serve a misurare il visus. Cosa significa questa insolita parola di origine latina?

Per spiegarlo ci facciamo aiutare da una fonte autorevole: la Treccani.

La prestigiosa enciclopedia definisce l’acuità visiva o visus come la capacità dell’occhio di vedere distintamente gli oggetti.

Il visus è dunque l’idoneità che hanno i nostri occhi di percepire un oggetto e i suoi dettagli. Dipende direttamente da quanto è nitida, a fuoco, l’immagine proiettata sulla nostra retina.

L’esame del visus si svolge usando il classico tabellone con le lettere. Il suo nome esatto è ottotipo. Per convenzione la misurazione è in decimi. Maggiore è la capacità di riconoscere lettere mano a mano più piccole, maggiori sono i decimi rilevati. Dieci decimi 10/10 sono un livello ottimale di visione. In caso di patologie dell’apparato visivo, i dieci decimi si raggiungono solo grazie all’utilizzo di occhiali con lenti adatte.