Le parole dell’ottico: diplopia

La visione umana è binoculare (come già aveva intuito Leonardo da Vinci): i due occhi concorrono insieme a creare un’ immagine unica del mondo esterno.

Ci sono casi invece in cui il cervello non riesce a dare vita a una sola immagine ma produce ben due immagini distinte. Questo è il disturbo detto diplopia, parola che deriva dal greco e significa visione doppia.

La diplopia accade quando gli occhi non sono disposti lungo lo stesso asse visivo, compromettendo la capacità di produrre l’immagine unica. Chi ne soffre vede sempre doppio, fatica a leggere, non riesce a guidare e in generale subisce una grave compromissione della qualità della vita.

Ci sono situazioni in cui il cervello decide in maniera autonoma di risolvere la diplopia quando dura da anni. Sceglie di ricavare una sola immagine da un solo occhio, spegnendo letteralmente l’altro. Se la cosa persiste, l’occhio ‘spento’ smette di funzionare. L’immagine del mondo è unica, ma monoculare.

Per secoli quindi i sofferenti di diplopia o ricominciavano a vedere bene sacrificando però la capacità visiva di un occhio, o passavano la vita a vedere doppio.

Ora la scienza medica e l’ottica riescono a risolvere molti casi di diplopia. Quelli più pesanti ricevono adeguati trattamenti medici; i più semplici sono create apposite lenti dette prismatiche.

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